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Paolo Ferrari, a nome di Confindustria Cultura Italia, la Federazione Italiana per l’Industria Culturale, chiede che si pensi a soluzioni diverse rispetto a quella riportata dalla stampa sulla chiusura dell’Istituto per il Commercio Estero.

“Tutta l’industria ha potuto nel tempo apprezzare le competenze espresse dall’ICE nei vari settori. Siamo sicuri che lo spezzettamento debba essere evitato e che la fondamentale funzione di sostegno alle imprese sui mercati esteri, già povera di risorse, non venga così a essere ulteriormente indebolita. Confindustria stessa sa quanto l’export pesi sul conto economico delle imprese associate, a partire dal comparto del ‘made in Italy’, cui l’industria culturale appartiene e di cui è vettore nel mondo. Sollecito le istituzioni a non disperdere competenze e funzione dell’Istituto per il Commercio Estero”.