Il tempo stringe e l’assenza di una decisione relativa alla Direttiva sul copyright, già approvata dal Parlamento Europeo lo scorso settembre, rischia sempre più di agevolare i giganti del web a danno dell’industria dei contenuti. In occasione del 69° Festival di Sanremo, la comunità degli artisti e dell’industria musicale italiana si unisce nell’appello ai governi e alle istituzioni per una rapida approvazione della normativa comunitaria che favorirà lo sviluppo dei contenuti nell’era digitale.
Con l’obiettivo di sostenere artisti, musicisti, registi e tutti i creatori, aiutandoli a prosperare e riequilibrandone le relazioni con le grandi piattaforme, la proposta di direttiva è attualmente sottoposta al vaglio del Trilogo per una versione unificata – estrapolata dalle tre versioni della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE. Ma i negoziati sono sempre più rallentati dopo che i rappresentanti dei 28 paesi membri dell’Unione Europea non hanno ancora trovato un accordo su alcuni aspetti del testo, in particolare sui dettagli che riguardano le attività delle piattaforme volte a impedire la pubblicazione di contenuti che violano il copyright.
In particolare, oggi a Sanremo è intervenuto con un video messaggio il compositore premio Oscar Nicola Piovani che ha dichiarato:
“ …facciamo appello ai governi europei affinché approvino il prima possibile la Direttiva sul Copyright, ponendo particolare attenzione all’articolo 13, che garantisce l’equa distribuzione dei frutti dell’opera creativa. Le grandi piattaforme digitali devono rispettare l’opera dell’autore: il copyright è stata una grande conquista di civiltà della rivoluzione francese, adesso occorre fare in modo che non diventi un passo indietro sul piano della civiltà a causa della rivoluzione digitale.”
L’industria creativa europea è una grande risorsa del continente e occupa milioni di addetti generando un fatturato superiore a quello dell’industria automobilistica. Con l’approvazione della Direttiva proposta a suo tempo dal legislatore comunitario vengono affrontati e risolti problemi quali il value gap, una rilevante discriminazione remunerativa di alcune piattaforme rispetto al mercato digitale.
Il tema non è la censura, ma piuttosto la garanzia di un libero accesso ai contenuti creativi nel rispetto delle regole e dello sviluppo di un mercato digitale equo e sostenibile per tutti gli attori della filiera.
AFI – Associazione Fonografici Italiani
ANEM – Associazione nazionale editori musicali
EMUSA – Editori Musicali Associati
CCI – Confindustria Cultura Italia
FEM – Federazione editori musicali
FIMI – Federazione industria musicale italiana
Nuovo Imaie – Nuovo Istituto mutualistico Artisti Interpreti o Esecutori
PMI – Produttori musicali indipendenti